Una volta qui era tutta campagna. Ed era veramente una zona prevalentemente agricola quella situata a destra del fiume Reno, fino agli anni del secondo dopoguerra. A parte i campi, si potevano trovare qui le ville di ricchi bolognesi “di città” che si spostavano in campagna al fresco durante l’estate.
Poi, a seguito di una forte corrente migratoria proveniente sia dalla provincia che dal Sud Italia, la popolazione, a Bologna, ha subìto un grande boom. Pertanto, si è reso necessario ampliare le zone residenziali della periferia cittadina tramite l’urbanizzazione di zone rurali come appunto la periferia Ovest.
Dopo il decennio ’50-’60 in cui ha avuto la sua espansione, il quartiere Barca, con la sua predominanza di case popolari, negli anni ha acquisito la fama di quartiere malfamato, di solito in associazione con il Pilastro. Effettivamente, per molti anni alcune aree del quartiere sono state ritenute inavvicinabili e pericolose, e le notizie di cronaca hanno riportato informazioni preoccupanti, soprattutto legate alla microcriminalità e allo spaccio.
Attualmente possiamo affermare che vi è una forte volontà di riqualifica del quartiere Barca da parte delle istituzioni ma anche da parte di associazioni, impegnate in sinergia per rendere il Quartiere Barca sempre più vivibile.
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