Parco Nicholas Green a Bologna e Villa Contri

Uno dei fiori all’occhiello del quartiere Barca è il Parco Nicholas Green. Questo polmone verde, adiacente alla Certosa, è l’ideale per passeggiare, da soli o con i propri animali, o fare jogging. Il Parco termina a sud con il parcheggio di Villa Serena, dove c’è un raccordo con il percorso ciclopedonale che porta, lungo il Canale di Reno, al Parco della Chiusa di Casalecchio. Permette quindi ai visitatori di fare attività fisica immersi nel verde pur rimanendo all’interno della città.

Uno degli spazi del Parco Nicholas Green a Bologna è occupato dagli Orti Comunali: gli appezzamenti ortivi sono gestiti dai cittadini. L’assegnazione delle aree da coltivare avviene tramite bando di concorso. Se siete interessati, questo è il link ufficiale del comune di Bologna con tutte le informazioni per gli aspiranti assegnatari.

La basilica di San Luca del Parco Nicholas Green Bologna
Parco con vista San Luca

Un po’ di storia: Nicholas Green e Villa Contri

Quest’area verde ha un passato ricco ed avventuroso: una volta questo era il Parco di Villa Contri.

Villa Contri fu un forte, facente parte del campo trincerato di Bologna, ovvero una linea difensiva nata attorno al 1860. Il forte di Villa Contri fu adibito a stabilimento militare fino alla prima guerra mondiale. Allo scoppiare della guerra, la destinazione d’uso di questo edificio dovette cambiare: servivano dei locali per la fabbricazione di cartucce da fucile, il caricamento dei proiettili, il recupero dei bossoli. Per questo, fino alla seconda guerra mondiale, Villa Contri servì come fabbrica di cartucce e come area di stoccaggio di polvere da sparo, tanto da essere definita la Polveriera di Villa Contri. Furono molte le donne impiegate nell’attività manuale del recupero e fabbricazione di materiali bellici.

Nel settembre 1944, due partigiani della settima brigata GAP decisero di assaltare la Villa. Erano Dante Drusiani «Tempesta» e Vincenzo Toffano «Terremoto» . L’avventura fu rocambolesca: Tempesta e Terremoto si presentarono davanti alla polveriera travestiti da soldati tedeschi. Altri partigiani li accompagnarono. Complice il guardiano della villa, furono lasciati passare esibendo dei documenti falsi. Disarmarono il presidio della polveriera e caricarono il loro camion con l’esplosivo. L’intenzione? Far scoppiare il camion con tutta la polvere da sparo. I partigiani appiccarono una miccia e si allontanarono, ma quest’ultima non funzionò.

Nonostante fosse molto pericoloso, Drusiani e Toffano vollero riprovarci: dovevano portare a termine la missione. Ritornarono alla Villa, che però si era riempita di soldati tedeschi. Ma loro avevano ancora le loro divise naziste… riuscirono pertanto a passare inosservati, ed infine ad appiccare il fuoco alle polveri. Villa Contri venne rasa al suolo.

Un nuovo nome

Parco Nicholas Green Bologna monumento
Il monumento a ricordo di Nicholas Green

Oggi questa oasi di verde ha preso un nuovo nome: il parco del Quartiere Barca è stato intitolato a Nicholas Green, in memoria del bambino americano morto tragicamente nel 1994, durante un viaggio in Italia con la sua famiglia. La sua vita fu stroncata da un proiettile che era “destinato” a colpire un gioielliere, ma gli assassini confusero l’auto del loro obbiettivo. I genitori di Nicholas decisero di donare gli organi del figlio, e ne beneficiarono 7 persone, come recita il monumento commemorativo all’interno del parco.

Oggi lo ricordiamo così.